
Un valore per Spoleto
“L’uomo il Genio“
Noi nasciamo per essere il genio manifesto dell’intenzionalità del nostro spirito interiore. Nel limitato tempo della sua esistenza su questo meraviglioso pianeta l’essere umano in quanto persona può trasformare il suo saper fare in un saper essere, cioè vivere e rappresentare l’intensità di un valore umanistico.
Per noi popolo di naviganti, conquistatori, inventori e artisti, parlare di creatività significa solo aggiungere alcune varianti al patrimonio della infinita poliedrica caleidoscopica cultura che costituisce il nostro DNA storico e antropologico.
Significa contribuire a quel valore aggiunto che rende nobile l’uomo ed il suo prossimo, consapevoli del fatto che: “quod in vita facimus in aeterno resonat “.
Un valore che si trasforma in piacere di vivere in quanto costantemente connesso ad una identico spirito che nutre tutta la nostra genialità.
Un piacere che ha tante e diverse sfaccettature secondo le varie e infinite individuazioni. Come tante isole separate tra loro ma tutte bagnate dallo stesso mare.
E parlando di piacere, come non ricordare l’enfasi nata nell’esclusivo storico incontro quando per ben tre volte la diversa espressione del maestro Leonardo da Vinci ha rivelato la sua genialità. Tutto accade all’interno di una atmosfera fatta di luci ed ombre dove l’emozione provocata dalla vibrazione e dalla forza di tre grandi opere: “ritratto di musico, autoritratto e l’uomo vitruviano” si veste di azione nell’occasione della rivelazione.
Una autentica fonte di linfa corroborante l’animo dell’osservatore, quasi uno specchio a rivelare l’intima identità spirituale dell’uomo in quanto “creatura divina”.
Ed è sicuramente un grande piacere ritrovare il proprio equilibrio in quanto essere umano protagonista del proprio successo. L’uomo è un equilibrio tra anima e corpo, e a volte capita di perdere questo equilibrio perché ci si smarrisce tra le cose e ci si dimentica il valore dello spirito. Bisogna essere bravi a trasformare la quantità in qualità. Perché il successo è una questione di equilibrio tra il proprio fuoco interiore e la capacità di dargi la sua concreta storia. Una scelta di vita felice necessita sia di scopi che di direttività, ma anche della capacità di andare in profondità. Significa avere uno sguardo che riflette l’anima.
Lo scopo è recuperare la propria dignità umana creando un modello umano che metta l’uomo al centro del suo protagonismo. Creare una nuova società attraverso il capitale intellettuale, relazionale, umano e organizzativo. Dal momento che la tecnologia non potrà mai sostituire l’umano, nasce l’esigenza di un nuovo “umanesimo digitale” basato sull’uomo in quanto persona cioè un individuo formato sul piano intellettuale e morale, in grado di autorealizzarsi attraverso il proprio progetto di natura.
Soprattutto i giovani che sono il nostro futuro hanno bisogno di un nuovo modello di apprendimento scolastico a finalità umanistica e imprenditoriale. Una scuola di valori, che non ripeta solo i programmi, ma che metta gli studenti al centro e quindi sia una attiva palestra di vita nel trasmettere il valore ed il coraggio di pensare ed agire fuori dalla scatola. Credere nei giovani e nella loro capacità imprenditoriale significa creare una scuola che sia un atelier di stimoli creativi.
Il segreto è sapere come costruire vere relazioni di fiducia, perché la fiducia è una cosa seria, è un valore intellettuale a completamento di realizzazione nella relazione con gli altri. Per affermare se stessi occorre costruire la relazione con gli altri in modo solido, attraverso una serie di gradini che iniziano con la visibilità, poi l’empatia, la confidenza, la credibilità e portano all’autorevolezza. Dove ci sono relazioni di fiducia ci sono le basi per affermare se stessi.
Occorre saper scegliere, perché nel proprio terreno della vita se pianto solo semi di individualità raccoglierò solitudine, mentre la soluzione è abitare insieme, creare l’opportunità di adottare e tramandare un modello di abitare all’insegna della sostenibilità. Perché la partecipazione condivisa tra la natura e le persone trasmette il valore della socialità ed il risultato è che guardo, ascolto e respiro il benessere e capisco che l’unione non fa solo la forza, ma fa soprattutto la differenza.
Anche degustare un semplice caffè può essere una semplice convivialità, ma solo se aggiungiamo l’ingrediente “magico”, si può aprire un mondo di variabili che possono modificare o stravolgere l’esito di un incontro. Il segreto è trattare gli altri come loro vogliono, quindi bisogna imparare ad ascoltare i contenuti, le ragioni ed i sentimenti. La relazione è fatta di tanti ingredienti, ma quello più magico è “l’amore” in quanto permette l’armonia in tutte le più piccole cose.
Nella vita tutto è relazione e sappiamo bene quanto una relazione conviviale può provocare una contaminazione delle proprie idee. L’importante è non avere preconcetti. Perché sono i preconcetti i veri nemici della creatività, però essere nel posto giusto al momento giusto, facilita l’intuizione, la genialità. E’ un vero rompicapo anche per i ricercatori di nuove tecnologie, ma se ognuno di noi permette all’ignoto, al non conosciuto, di entrare in noi senza preconcetti, ecco che possono accadere effetti particolari che aiutano migliaia di persone.
Il fatto è che dall’energia dipende soprattutto la vita e la libertà delle persone, quindi creare energie rinnovabili dove non esiste una rete di distribuzione, significa portare un immenso contributo sia di lavoro che di efficienza. L’energia è uno degli obiettivi di sviluppo futuri che permettono di aprire altre possibilità quali la sanità, le telecomunicazioni e l’accesso all’acqua, e questo grazie al binomio vincente tra energia e capitale umano.
Questo perché la creatività non è solo genio e follia, ma è intelligenza e capacità tenace. Il genio è un visionario tenace la cui caratteristica è fare delle simulazioni virtuali applicate alla materia, quindi anche il cambiamento è una terza dimensione dove il segreto è andare in fondo per cercare di capire e valutare. L’uomo è sempre all’interno di un rapporto tecnologico fatto di studio, tenacia e curiosità, una terza dimensione tecnologica che sarebbe stata utile anche al genio di Leonardo e che oggi sarebbe utile comprendere.
Il piacere si raggiunge ricercando la propria vocazione e quindi smettere di fare i criceti nella ruota, cioè sempre le stesse cose. Occorre realizzare una nuova cultura del lavoro basata sul piacere e la passione, attraverso un percorso piramidale che inizia dalla vocazione, seguono i talenti, poi l’impatto e infine la visione. La sfida al cambiamento è mettere i nostri talenti al servizio dell’umanità, questa è la capacità di dare significato e portare scopo nelle cose.
Quindi nella vita bisogna imparare a pecepire le 50 sfumature di ascolto, sia di se stessi che degli altri. La percezione delle sfumature migliora la nostra vita ed il rapporto con gli altri. Attraverso i valori della fiducia, della creatività e della passione possiamo cogliere le sfumature di tutte quelle piccole decisioni di tutti i giorni che però fanno la differenza. In questo è necessario saper ascoltare l’altro per comprenderne i bisogni fondamentali.
A questo punto bisogna chiederci che cosa ci spinge ad imparare, perché è l’incertezza la scintilla che provoca uno stato di necessità e quindi la curiosità verso la ricerca, per apprendere la novità. E anche se i dubbi verso la realizzazione dello scopo possono provocare una crisi, questa va affrontata in quanto è sempre una opportunità di crescita. La crisi è come il “cigno nero” in quanto è difficile da prevedere, ha degli effetti rilevanti e solo a posteriori ci è permesso di razionalizzare il processo. La soluzione e che per sapere bisogna imparare.
In finale bisogna imparare come guidare l’elefante del nostro cambiamento. Perché cambiare è difficile e la vera sfida è che ci vuole coraggio in quanto non esiste un manuale delle istruzioni. Definito l’obiettivo e la sua cultura, bisogna affiancare la razionalità all’aspetto emotivo della nostra forza di natura rappresentata dall’elefante. Questa forza è la vera energia che ci porta al cambiamento che vogliamo. Quindi il consiglio è di circondarsi di persone esperte, che siano di stimolo, poi saper gestire al meglio le proprie capacità per essere sempre in feeling con l’emozione trainante e infine premiare l’elefante ad ogni successo ottenuto.
La vita è tutta una sorpresa da scoprire.


Scritto da
STEFANO ANDREINI
Presidente della Fondazione Amen